Page 8 - Solchi nell'acciaio - Interattivo
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Solchi nell’acciaio                                                                Luca Tescione


                                                     Confusioni


                                              Non ricordo più il silenzio
                                non ricordo più come riuscivano a parlare gli occhi.

                                          Urla assordanti soffocano il vento
                                     pugni minacciosi abbattono ogni pensiero

                                          confusioni di chi non ascolta più.

                                              Non ricordo più il silenzio
                                            le lacrime diventano invisibili

                                  le mani restano vuote senza sabbia da custodire.
                                      Denti sanguinanti mordono carni stanche
                                       unghie affilate graffiano in ogni paura.


                                              Non ricordo più il silenzio
                                   ogni cosa si confonde mentre tutti inveiscono

                                               nessuno vede più l'altro
                                      tutti restano soli in mezzo a tanto rumore
                                  e sorrisi smarriti si tramutano in ciniche risate.


                                              Non ricordo più il silenzio
                                     come soffrivano i cuori per le altrui pene.
                          Le braccia rimangono vuote senza accoglienza né protezione

                               mentre ognuno corre contro qualcosa da distruggere
                                       e nessuno riesce a salvare nessun altro.


                                              Non ricordo più il silenzio
                                   il respiro lento di chi immaginava nuove idee
                                   il battito calmo di chi progettava nuovi mondi

                                         e sognava nuovi soli in cui brillare
                                 la pace di chi cantava insieme senza confusione.


                                              Non ricordo più il silenzio
                                            non esiste più nessun silenzio
                                   solo confusioni sovrane, assordanti, disumane
                                    di chi muore solo tra coloro che vivono soli,

                             di chi ancora vuole risorgere dalla confusione disperata.

                                                                                                            5
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