Page 30 - Solchi nell'acciaio - Interattivo
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Solchi nell’acciaio                                                                Luca Tescione


                                                   Il mio nemico


                                           Il mio nemico aspetta che parli
                                        per confondermi con parole distorte

                                      lasciandomi smarrire tra dubbi invisibili.


                                  Il mio nemico mi perseguita con denti rabbiosi
                                        mentre urla dei miei inevitabili errori
                                           e deride le mie stolte ingenuità.


                                            Il mio nemico ha mille colori
                                            sfumati tra il bianco e il nero,
                                  scala montagne di soldi per impadronirsi di me,


                                         arriva su barconi per rapirmi l’aria
                                    imprigionandomi in casa con i miei incubi,

                            arriva piccolo con i suoi occhi che mi giudicano dal basso.

                                      Arriva ovunque da ogni angolo di strada

                                       per raccontarmi dei miei ripetuti sbagli
                                   per farmi sentire colpevole in ogni momento.

                                Davanti alla forza disumana della sua falsa ragione

                                         inveisco come un tifoso ingannato
                                  confuso nella fazione di chi nutre altro rancore.


                                    Il mio nemico semina in me il suo disprezzo
                                     aspettando che cresca la sua finta ragione
                                      affinché divori la mia testa ormai vuota.


                                               Il mio nemico è ovunque
                                 nascosto negli occhi di chi mi guarda ogni giorno

                                  mascherato dai sorrisi di chi finge di credermi,

                                             confuso nel buio della notte
                                   tra le pieghe sporche dei miei pensieri stanchi

                                       senza più alcun sonno a recarmi pace.

                                                                                                          27
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