• Solchi nell'acciaio
    Poesie, Autopubblicazione, 2019
    Cosa sono venuto a fare su questo pianeta?
    L’intera silloge sembra sottintendere tale domanda e lo fa per 14 volte, quante sono le poesie e quanti sono i temi sociali che vengono affrontati, invitando il lettore a non rimanere passivo.

    Riuscire a tracciare un solco e lasciare un’impronta in questo mondo tendenzialmente superficiale, che corre, corre e ancora corre, nemmeno si sa bene verso cosa, è la preghiera nei confronti di chi leggerà i versi di questa raccolta, affinché possa anche solo per qualche minuto indugiare sul come contribuire in prima persona a migliorare l’ambiente circostante.(...)

    (dalla prefazione, Viviana Passaretti)

  • Navigando per mari d'acqua dolce
    Poesie, Editore/Self-Publishing "ilmiolibro.it - Gruppo Editoriale L'Espresso", 2016
    Viviamo in una società fondata sul consumismo, per cui anche un libro è un prodotto da essere letto e consumato velocemente e senza impegno.
    Nell'epoca della condivisione a tutti i costi, di spasmodica e inarrestabile innovazione tecnologica, l'uomo non riesce a reggere lo stesso passo sociale, morale e culturale.
    Per questo c'è bisogno di recuperare la poesia, quale forma di espressione artistica più nobile dell’essere umano, la cui bellezza solo è in grado di salvarci da questo folle mondo in perenne corsa.
    Questa silloge rappresenta la ricerca di una profondità di pensiero, scevro da qualsiasi banalità, attraverso cui aprire nuovi orizzonti nell'animo del lettore che avrà la curiosità di leggere queste poesie.

    (dalla quarta di copertina)

  • L'ippopotamo sulla nuvola
    Racconti, Editore "Edizioni DrawUp", 2013
    Cosa pensereste se, un giorno qualsiasi, sollevando lo sguardo al cielo, scorgeste un ippopotamo adagiato su una nuvola? Come reagireste se, guardandovi allo specchio, non vedreste riflesso soltanto il vostro volto?
    Cosa fareste se rimarreste soli su un'immensa stazione spaziale o, addirittura, su un intero pianeta?
    Se, viaggiando di notte, percepiste di essere spiati, come vi comportereste?
    E se, invece, vi fosse concesso di diventare un cavaliere, nel mondo di oggi, accettereste la proposta prendendola sul serio?
    E se, inoltre, incontrando il vostro miglior amico dopo anni, questi non vi riconoscesse più: cosa riuscireste mai a dirgli?
    E infine: se tutto quello che conoscete avesse improvvisamente fine, come impieghereste la vostra vita rimanente, come arrivereste all'alba del giorno dopo? (...)

    (dalla quarta di copertina)
    (Disponibile in versione cartacea e e-book)
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  • La terra dei fuochi
    Racconti, Editore/Self-Publishing "ilmiolibro.it - Gruppo Editoriale L'Espresso", 2010
    Abbiamo la memoria corta, e di questo siamo colpevoli. Dimentichiamo tutto e in fretta. Dimentichiamo il nostro passato e le vicende più recenti. Ci hanno ingannato e ci siamo illusi. I nostri problemi sono illusioni e, come tali, facili da risolvere. Come per magia, per chi si finge un mago. Ma la storia, spesso, si ripete se non ne siamo consapevoli, se la accantoniamo in un angolo nascosto della nostra memoria. Allora saremo costretti a vivere peggio di prima e, ancora peggio, non riusciremo più a uscirne. Sarà troppo tardi, a meno di non leggere, comprendere, ricordare e denunciare. Noi stessi.

    (dalla quarta di copertina)

  • Miserie di metà vita
    Poesie, Editore "Gruppo Albatros - Il Filo", 2008
    La poesia di Luca Tescione nasce come equilibrato e delicato punto di riflessione sulla propria esistenza, sulle passioni, che sempre rendono il sangue bollente, e sul disincanto che fin troppo spesso si fa compagno di vita. In questo senso la silloge presentata da Luca Tescione diventa strumentale all'autore per farsi specchio, guardarsi dentro e cercare di trovare il bandolo di una matassa chiamata vita, che non di rado si riavvolge e si conchiude in se stessa. (...)

    (dalla prefazione)